martedì 7 maggio 2013

Le strade del vino in Sicilia

Se tre è il numero perfetto, e tre sono i vertici che racchiudono l'isola siciliana, sette è il numero della Creazione, delle meraviglie
... e delle strade del vino in Sicilia.



Iniziando dalla provincia palermitana, si segue la strada del Monreale Doc, ovvero 16mila ettari di vigneti di cui il Catarratto è certamente il re. I doc prodotti da queste colline sono il Contea di Sclafani, il Contessa Entellina e il Monreale, nome che riporta certamente alla bella cittadina normanna con il suo famosissimo Duomo.

Guardando a Ovest, si allunga la strada del vino Alcamo Doc, che comprende le doc di Erice e quelle di Marsala (Terre d'Occidente e Val di Mazara). Trattandosi della provincia (quella trapanese) più vitata d'Italia, è davvero una zona da gustare passo dopo passo, dalla splendida Erice medievale, alla riserva delle Saline fino al Satiro Danzante in quel di Mazara del Vallo. Troppi i vini doc qui prodotti per essere ricordati in questo spazio.
Seguendo la curva che conduce sulle rive del Canale di Sicilia, ecco la Strada del Vino Terre Sicane, nella provincia agrigentina, laddove, con la Valle dei Templi a far da sfondo, la cultura enologica può essere considerata traino dell'economia della zona. Le doc sono quelle di Santa Margherita di Belìce, Sambuca di Sicilia, Menfi e Contessa Entellina.
Addentrandoci nel cuore dell'Isola, si percorre la Strada del Vino dei Castelli Nisseni, dove il celebre vitigno del Nero d'Avola s'aggrappa ai siti archeologici di Morgantina, Piazza Armerina e Sperlinga con il suo magnifico castello. La doc è quella di Riesi. Famoso quanto il Nero nisseno, il Cerasuolo di Vittoria firma la Strada del Vino del Val di Noto, con le capitali barocche di Noto e Modica solo per citarne un paio. Siracusa, poi, è davvero un incanto, soprattutto se la si gusta insieme con l'omonimo Moscato.

A chiudere la scenografia del vertice sud-orientale siciliano si erge l'Etna la cui strada del vino conduce lungo le pendici del vulcano. Un clima particolare, una terra fertile di fuoco e di lava per vitigni unici come il Carricante bianco, endemico. Siamo all'interno del Parco dell'Etna: oltre al vino, la bellezza di un angolo di natura davvero incontaminato.
Dall'aspra terra vulcanica ai dolci declivi delle Eolie per concludere il tour enologico con la strada del vino della provincia di Messina, dalla città dello stretto fino alle sette sorelle del Mediterraneo. Le doc del Faro o la nuova del Mamertino accompagnano fino in mare aperto il gusto inconfondibile del Malvasia, accogliente ed appassionato proprio come la Sicilia.
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venerdì 3 maggio 2013

Itinerario Sicilia orientale 10 luoghi da non perdere (in auto/moto/bici)


Questo tour  partirà idealmente dai gradini del teatro greco di Taormina. Dopo aver ammirato uno dei panorami più belli della Sicilia, che manco a dirlo, è piena zeppa di panorami mozzafiato,  fate un bel giro, meglio di una mezza giornata tra le viuzze di questa celeberrima cittadina, quindi prendete la vostra auto o moto o bici e partite alla volta delle Gole del fiume Alcantara. Non lasciatevi suggestionare troppo dal nome, si tratta effettivamente di meravigliose gole strettissime e gelide (a seconda del periodo del vostro soggiorno un bagno freddo potrebbe rappresentare una insperata risorsa?) ma sono attrezzatissime per la visita e non costituiscono alcun pericolo neanche per i più piccoli. In compenso sarà bellissimo passeggiare tra le gole con i piedi a mollo immaginando scene da Excalibur del sud. Le fredde acque dell'Alcantara scendono dritto dall'Etna, ma... non volendole risalirle controcorrente, vi consiglio di riprendere la vostra auto/moto/bici alla volta del vulcano attivo più grande d'Europa. Le vie d'accesso ai "crateri sommitali" sono due: Etna Nord Linguaglossa ed Etna Sud - Nicolosi. Entrambi i comuni vi accoglieranno con un'aria sempre più montagnola fino a portarvi, con funivia o bus fuoristrada fino ai 3000 metri della cima fumante. Non dimenticherete facilmente questa esperienza, ma portatevi dietro giacche e giubbotti, anche se arrivate per ferragosto.
Scendiamo adesso dalla cima del vulcano dritti verso il mare, parcheggiamo, attraversiamo un breve ponte ed entriamo nell'isola di Ortigia, il cuore di Siracusa. Proprio qui il mare lo vedremo pochino, ma solamente perché saremo abbagliati dai monumenti, dalle chiese, le piazze e le stradine della città di Archimede. Il mare in realtà c'è e come! Ce ne accorgeremo meglio  guardandolo mentre siamo seduti a prendere un caffè in uno dei tanti locali che vi si affacciano.
Riprendiamo il tour alla volta della val di Noto costeggiando la Riserva Naturale di Vendicari, meriterebbe una giornata da dedicare al mare pulito o in osservazione degli uccelli migratori in apposito capanno.
Noto è proprio li vicino, ci vorrà pochissimo e varrà la pena di farsi incantare ancora una volta da una cittadina distrutta da un terribile terremoto alla fine del '600 e ricostruita integralmente dalla ricca borghesia locale secondo gli stili architettonici del momento: un meraviglioso Barocco che dal 2002 è patrimonio dell'umanità (UNESCO).
Ma come si può transitare per questi paraggi e non sentire odor di cioccolato? A Modica lo fanno con una ricetta antichissima, nientemeno che Azteca. Se vi state chiedendo cosa c'entrano gli Aztechi con la Sicilia, pensate ai Conquistadores spagnoli dell'America del sud, vi verrà in mente che gli stessi spagnoli hanno dominato quest'isola per un paio di secoli... Bene dopo tutto questo cioccolato, che avrete gustato in una delle tante cioccolaterie del centro, sarà il caso di redimersi dal peccato di gola visitando il sontuoso e bellissimo duomo.
Un'altra chicca da non perdere: Ibla il centro storico di Ragusa. Una passeggiata a piedi curiosando tra duomo, vicoli, chiese, "Circolo di conversazione" e il bel giardino.
Tornati sulla strada che vi porterà al centro della Sicilia, facciamo una sosta a mirare la scalinata di Caltagirone. Una sinfonia di variopinte piastrelle artistiche simbolo del paese della ceramica siciliana. Sappiatelo subito, non tornerete senza un souvenir nella borsa.
Ultime mete del nostro giro sono:
Piazza Armerina - Villa Romana del Casale Non capita certo tutti i giorni di andare a far visita alla villa romana di un vip dell'epoca dei cesari, amante del lusso, dell'arte ed del buon vivere che per lavoro o diletto "mise su casa" nel centro della Sicilia. Decisamente una full immersion nell'atmosfera di una villa patrizia romana molto ben conservata.
Non lontano, sempre in tema, il sito archeologico di Morgantina. La celebre statua della sua dea occupa una stanza del ricco museo che illustra la storia di questo sito dall'età del bronzo all'età romano - repubblicana.


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L'Etna tra le meraviglie della terra: diventa "Patrimonio dell'Unesco"

L'Etna tra le meraviglie della terra: diventa "Patrimonio dell'Unesco" „ L’Etna sarà proclamata, a giugno, patrimonio dell’Unesco a Phnom Penh, in Cambogia, in occasione della 37a sessione del Comitato del patrimonio mondiale, alla presenza dei rappresentanti di oltre 180 Paesi. “E’ un traguardo significativo per l’Italia – commenta il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando - Il riconoscimento Unesco, come è già avvenuto recentemente con le Dolomiti, è un’opportunità per il nostro Paese per coniugare la tutela dell’ambiente con la valorizzazione del territorio, investendo così nello sviluppo sostenibile, la strada che dobbiamo percorrere”. "Si tratta di un risultato importante - si legge nella nota del Ministero - che riconosce l’unicità del patrimonio naturale italiano, il valore delle politiche nazionali di conservazione e il lavoro svolto negli ultimi anni dal Parco dell’Etna e dal ministero dell’Ambiente, che nel gennaio 2012 ne ha patrocinato la candidatura. Il ministero degli Affari esteri ha comunicato l’esito positivo della valutazione del sito “Monte Etna” candidato a patrimonio mondiale naturale dell’umanità Unesco". L’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) - l’agenzia incaricata di esaminare le proposte di iscrizione alla World heritage list - ha riconosciuto l’importanza scientifica ed educativa, l’eccezionale attività eruttiva nonché l’ultra-millenaria notorietà del vulcano, icona del Mediterraneo. L’Iucn ha valutato l’Etna un esempio particolarmente significativo delle grandi ere della storia della terra e dei processi geologici in corso (e non bisogna dimenticare il legame del vulcano con la cultura immortale, la storia e la mitologia). “Il patrimonio mondiale (19,237 ettari) – si legge nella dichiarazione “di eccezionale valore universale” - comprende le aree a maggior protezione e di maggior rilevanza scientifica del monte Etna, situato all’interno del Parco regionale dell’Etna. Il monte Etna è rinomato per l’eccezionale livello di attività vulcanica e per le testimonianze inerenti a tale attività che risalgono a oltre 2700 anni fa. La notorietà, l’importanza scientifica e i valori culturali ed educativi del sito possiedono un significato di rilevanza globale”. “ 

Fonte

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